Comunicato Stampa: Iniziato il monitoraggio al diedro pericolante
Con estrema soddisfazione abbiamo finalmente saputo che è iniziata la fase di monitoraggio del diedro pericolante che incombe sull’abitato di Mori centro.
La stazione di rilevamento è collocata nel campanile del Santuario di Montalbano, durante la settimana appena trascorsa abbiamo visto tecnici calarsi dal diedro, effettuare delle trapanazioni e ripulire la zona boschiva.
Confidiamo che le misurazioni che verranno rilevate saranno rese pubbliche per studiare i possibili movimenti dello stesso ed ovviamente per allertare in caso di pericolo reale tutta la popolazione sottostante.
Il sindaco Barozzi ci ha comunicato via mail che in Comune si è aperto un tavolo tecnico di lavoro per la creazione di un piano d’emergenza con la presenza di tecnici provinciali, la protezione civile locale e due delegati dal comitato e dai cittadini residenti.
Di qualche giorno fa la notifica da parte della PAT dei sopralluoghi necessari per la redazione dello stato di consistenza dei fondi arrivata dopo la consegna della determina che in oggetto riportava: “Lavori di somma urgenza per intervento di demolizione ammasso roccioso a monte dell’abitato di Mori in loc. Montalbano” , noi come comitato confidiamo ancora nella disponibilità della PAT a valutare anche alternative di intervento che permetta comunque la messa in sicurezza del pendio e dell’abitato con la stabilizzazione e successiva demolizione del diedro senza arrivare alla costruzione di un opera così imponente ed impattante come il vallo tomo che in fase di programmazione e che andrebbe a cambiare per sempre il volto di Mori centro e del suo retroterra montano
La nostra maggiore preoccupazione va ora nel pensare a quelle famiglie che negli ultimi tempi non lasciano più frequentare i terrazzamenti ai loro bambini perché lo stato di somma urgenza ha decretato in paese un allarmismo che fa si che anche gli anziani siano messi una continua situazione di stress. Varrebbe la pena di sottolineare che il prossimo passo da compiere da parte dell’amministrazione pubblica sarebbe la messa in sicurezza urgente del diedro onde evitare continui allarmismi.
Ribadiamo il nostro ringraziamento all’assessore Tiziano Mellarini per aver promesso nella passata pubblica assemblea di essere disponibile a proposte alternative e a tutti i tecnici della protezione civile per averci fornito tutta la documentazione in loro possesso necessaria per redigere un progetto alternativo condiviso, e dei quali gli ultimi documenti sono pervenuti giovedì 14 luglio.
Ovviamente occorrerà un minimo di tempo per formulare un progetto di fattibilità sul quale speriamo di aprire un confronto costruttivo.
Vorremmo inoltre condividere il pensiero di un visitatore del nostro blog www.vallotomomori.it “…Comprendiamo pure come la tutela delle persone sia il primo dei beni da salvaguardare…ma non posso non chiedermi se sicurezza e rispetto non possano andare insieme…una persona si salva…salvandole la vita, ma anche la dignità! E la dignità di una persona passa per le sue origini, il suo lavoro, la sua casa e la sua terra. Mi auguro che chi può e deve fare qualcosa tenga in considerazione anche questo… Non sarà la strada più breve o la soluzione più economica, ma sono sicura che sarà migliore… Perchè quel territorio non resti solo una foto ricordo di ciò che è stato!…”.
Come Comitato continuiamo ad essere convinti che allo stato attuale i tecnici hanno espresso pareri di pericolosità, che al di la dell’essere più o meno prudenziali, impongono una tempestività che non si combina con la logica e la tempistica dello specifico intervento dell’impattante vallo tomo oggi previsto. Con costi limitati è possibile la sua rapida stabilizzazione e non è sicuramente il male minore la eventuale successiva realizzazione di altre opere tese a ad un affronto globale della fascia pedemontana moriana a nord degli abitati, che esca da un possibile frettoloso approccio progettuale condizionato dall’estrema urgenza, ma diventino delle criticità da affrontare successivamente con ponderato confronto fra varie ipotesi.
Rimaniamo fiduciosi nella collaborazione instaurata con l’assessore Mellarini ed i suoi tecnici provinciali.
Sono molto preoccupata per tutta la faccenda, ma in modo particolare di come la politica giochi con le nostre vite. Non è possibile da dal 2007 i cittadini non siano stati informati del pericolo e ora tutto d’un tratto c’è la massima urgenza di mettere in sicurezza la montagna???? ci saranno degli accordi che noi non abbiamo il diritto di sapere?
Seguo dall’inizio la vicenda del “vallo tomo”e sinceramente rimango sconcertato dalla leggerezza e superficialità riscontrata nei tanti responsabili di tutta la situazione , e mi riferisco sia ai politici locali che ai tecnici e politici provinciali , che dal 2007 SAPEVANO !! ed hanno TACIUTO !!
Solo ora luglio 2016 si procede ad un monitoraggio serio del possibile pericolo per gli abitanti di Mori !
Ora qualche mese fa viene decretata la “somma urgenza” e si predispone un intervento per la messa in sicurezza dei cittadini, con un progetto devastante per tutto il paesaggio che caratterizza Mori, sostituendo i meravigliosi muri a secco delle fratte coltivate a vite , con un enorme terrapieno sul quale ci pianteremo le margherite! Semplicemente DEMENZIALE !
Un paesaggio costruito in decenni di lavoro dell’uomo, cancellato da scelte puramente economiche, perché se è giusto e indiscutibile mettere in sicurezza rispetto ad un possibile pericolo, è altrettanto giusto difendere l’ambiente e il paesaggio che ci circonda.
Si devono e si possono fare altre scelte per la sicurezza dei cittadini senza devastazioni, le tecniche di intervento sono diverse, basta solo volerlo, forse saranno più onerose, ma quanto vale un paesaggio come quello delle fratte ?
Se come penso, la strada scelta da chi è preposto ad intervenire, è la strada meno onerosa in termini di costi, forse è il caso di fare anche qualche riflessione sui tanti sprechi di denaro che avvengono anche nella nostra bella Provincia Autonoma, sui compensi vitalizi e quant’altro i nostri politici locali intascano in misura VERGOGNOSAMENTE SPROPOSITATA !!
Discorso “populista” il mio ?
Ma…. resto dell’idea che è meglio essere riconosciuto come populista che essere additato girando per il paese di Mori come un distruttore dell’ambiente e della storia !
Cari politici responsabili della comunità di Mori FERMATEVI !! FERMATE quello scempio e ripensate ad un intervento più serio e compatibile !
Al comitato auguro di riuscire nel loro intervento di controllo e di proposta alternativa, non solo per chi abita in via Teatro, ma per tutta Mori.