Rassegna Stampa: 15 dicembre 2016
Si accende lo scontro sul vallotomo. Ugo Rossi contestato all’uscita dall’incontro con i residenti: “Arrogante”
Incontro di tensione ieri in Consiglio comunale a Mori tra Ugo Rossi e i proprietari dei terreni: “Non difendiamo la nostra proprietà ma la bellezza della borgata”. Contestazioni all’uscita del governatore: “Vergogna”. GUARDA I VIDEO (1) e (2)
da Il Dolomiti, 15 dicembre 2016
Ugo Rossi salvato dalla polizia antisommossa, al grido «vergognati».
da La Voce del Trentino, 15 dicembre 2016
Non posso che esprimere sconcerto davanti all’ennesima prova di forza e arroganza politica che gli amministratori pubblici ed in questo caso dal più alto rappresentante politico della nostra Provincia, arrivato a Mori non per dialogare ma solo per spaventare dal momento che si è presentato accompagnato dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, un curioso modo di intendere il dialogo !
Davanti a tali atteggiamenti è da ammirare e sostenere l’ostinazione di chi con tutti i mezzi insiste per avere un confronto VERO ,il Comitato Davicoloavicolo, il popolo delle fratte o “Tribù delle Fratte” come si sono definiti tutti quelli che da settimane presidiano le Fratte, personalmente io li chiamo e li vedo un po’ alla Crozza e cioè “Popolo delle Meraviglie” perché di questo si tratta, un popolo che sta difendendo delle Meraviglie come il paesaggio la storia e la cultura di un territorio, la bellezza della Borgata di Mori !
Aldo Gorfer descriveva il paesaggio terrazzato, le fratte come “un Arpa Di Pietra”, altri difensori di questo splendido paesaggio descrivono meravigliosamente questo luogo con la grande parete di roccia di MonteAlbano come una Cattedrale con le Fratte viste come la scalinata per accedervi e la piccola chiesa di MonteAlbano come la Porziuncola di San Francesco ad Assisi.
Con questi occhi è necessario e doveroso guardare il paesaggio delle Fratte di Mori, per il rispetto del paesaggio, dell’ambiente e della storia di tutte quelle persone che negli anni con fatica sono riuscite ha costruire e donare agli occhi di tutti.
Purtroppo alle volte chi arriva al potere politico lo esercita in modo sconsiderato ed arrogante, perseguendo fini apparentemente per il bene della comunità,ma poi scavando si scopre che gli interessi sono ben altri e rivolti molto spesso per fini personali , politici o per i soliti amici degli amici.
Questo purtroppo sta accadendo anche nel nostro paese di Mori, e per arrivare a questo non si indugia nemmeno ad usare la forza facendo intervenire gli agenti antisommossa con i manganelli, non so come finirà la cosa, spero non in questo modo brutale, confido (forse ingenuamente)nell’intelligenza dell’uomo politico che dovrebbe sempre privilegiare il dialogo vero e non finto come fino ad ora è avvenuto in questa vicenda.
Voglio solo ricordare che le promesse elettorali fatte ai cittadini che poi vengono disattese, non passano più senza pagare “dazio” come tanti politici e amministratori sono abituati a fare, confidando nella poca memoria del cittadino elettore, ora le persone sono molto più attente al come vengono amministrate, sono molto più informate, hanno molti più mezzi di informazione che le tengono aggiornate, è cresciuta molto l’attenzione la sensibilità e il rispetto verso l’ambiente la storia il paesaggio, lo dimostrano anche i molti Moriani e non che ogni giorno passano dal presidio delle fratte non solo per salutare ma soprattutto per condividere una battaglia giusta, per una sicurezza rispettosa dell’ambiente.
Non ho sicuramente la presunzione che queste mie considerazioni siano quelle che possono cambiare le posizioni dell’amministrazione pubblica, Provincia, Protezione Civile Sindaco di Mori e Giunta Comunale, ma spero sia ancora possibile aprire un dialogo e un confronto VERO fra cittadini e Amministrazione Pubblica, se non sarà così, sarà ancora una volta dimostrato come chi fa politica sia molto distante dalle persone e dalle loro istanze, vuol dire che, parafrasando la metafora di un noto politico nazionale, “non si è vista la mucca nel corridoio”
Questo modo arrogante di fare politica è stato ripagato dai cittadini non compresi ne ascoltati con il voto all’ultimo referendum del 4 dicembre, chi vuol capire capisca !
Veronesi Bruno
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