Comunicato Stampa 30 agosto 2016

A seguito di quanto scritto nel comunicato stampa diramato dal Comune di Mori in data 25 agosto e pubblicato sul portale dell’amministrazione e delle ultime dichiarazioni riportate dai quotidiani, il comitato daVicoloaVicolo intende rispondere e puntualizzare quanto segue:

con il vezzo classico dei politici che si ritengono navigati, anche il nostro Sindaco sta applicando la tecnica aurea di far dire ad altri cose non dette, estrapolando da una frase solo la parte positiva a sé e trascurando quelle che lo contrastano.

Condividiamo quasi in toto l’affermazione fatta dal segretario del PD, che sostiene il sindaco come un padre fa con il proprio figlio (politico) nelle difficoltà, ma riscrivendola in questo modo: “C’è chi fa sciacallaggio per interessi elettorali sulla pelle dei moriani subordinandola ad interventi di minor sicurezza pur di avere garantiti dei finanziamenti extra per le entrate sui prossimi bilanci comunali”.

Si fa riferimento non solo agli abitanti degli edifici sottostanti ma di tutti quelli, residenti e non, a cui dovrebbe essere interdetto il percorso fra Montalbano e Mori Vecchio e Nomesino. Qualunque cittadino di buon senso capisce che chi si oppone non è masochista o aspirante al suicidio.

Purtroppo quasi tutti i sindaci, di qualsiasi colore politico, quando arrivano a quel ruolo vengono colpiti dalla sindrome di Faust, per fortuna loro non irreversibile. Che si concretizza nel subordinare le proprie idee a chi gestisce concretamente le risorse.

Non bisogna però mettere limite alla capacita dell’intelligenza dell’essere umano di affrontare e risolvere problematiche anche più complesse nella casistica di valli tomo e delle barriere paramassi. Infatti alcuni tecnici locali con oltre 40 anni di esperienza, che guarda caso possono esprimersi più liberamente, sono del nostro stesso parere.

Tra l’altro non si comprende per quale motivo il Sindaco si sforzi di convincere i cittadini che la barriera paramassi nella sua struttura può dare fastidio più del vallo tomo PAT, a pari prestazioni a valle, cosa comunque ribadita da ing. Mannino. Un politico democratico dovrebbe con serenità lasciare decidere a chi tale intervento lo subisce di fatto.

Altra cosa che il primo cittadino moriano non ha voluto capire è che entrambe le barriere paramassi e gli altri interventi che ci sono stati impediti dall’essere proposti con un minimo di dettaglio in un leale contraddittorio, hanno come premessa la demolizione senza esplosivo mantenendo la quasi assoluta integrità di tutta l’area sottostante. Con questa ipotesi il rilascio del demolito avverrebbe in singoli massi in sequenza temporale e non necessiterebbe di un serbatoio per gli stessi. Siamo quindi, a chiedere ufficialmente al Sindaco, di farsi interprete per poter avere tempestivamente dai tecnici della PAT una esaustiva relazione ufficiale scritta, nella quale si collochino tutte le elaborazioni e le motivazioni che a loro avviso impediscono una opera di contenimento complessiva con pari ed anche maggior sicurezza del vallo tomo PAT ma collocata al di sopra della strada/sentiero da Montalbano a Mori Vecchio/Nomesino.

Abbiamo scoperto anche noi alla riunione che il progetto di demolizione del masso non è ancora stato redatto e che non riescono a computare quanto si andrebbe a spendere per l’intervento di demolizione. I tecnici della PAT stanno vagliando varie ipotesi e ci lusinga il fatto che l’ing. DeVigili è arrivato a proporre al nostro consulente ing. Mannino l’opportunità di una consulenza retribuita al riguardo.

A fronte di tutto questo ci dispiacerebbe ricevere un rifiuto o indisponibilità al riguardo perché ciò avrebbe un ben preciso significato chiarificatore.

 

Mori, 30 agosto 2016

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