Comunicato Stampa 26 ottobre 2016

Comunicato stampa 26/10/2016

 

Questo comunicato esprime sinteticamente quanto è stato riportato in una relazione tecnica esplicativa presente nel sito del comitato. A nostro parere il progetto vallo tomo presenta numerose criticità ed aspetti che riteniamo opportuno portare alla conoscenza sia della pubblica opinione sia a chi è responsabilmente interessato.

Il comitato intende preliminarmente evidenziare che lo studio del geologo Belloni del 2007, aveva diviso la sua analisi in tre comparti, quello A (Mori Vecchio), il B (Via Teatro), il C (Ravazzone). Nelle considerazioni finali attribuiva ai comparti A e C le situazioni di potenziale pericolo complessivo, facendo eccezione per il masso in oggetto all’interno del comparto B. La sollecitazione ad una analisi accurata del citato masso, nelle relazioni ufficiali PAT, appare frutto di una casualità durante una operazione di disgaggio e stabilizzazione di un altro masso che si era mosso nella prossimità superiore ad est dello stesso. Ciò ha attivato in Aprile 2016 la verifica del geologo Nardin e via di seguito. Nessuno dei tecnici aveva parlato di situazione degenerativa generalizzata del fronte e i punti di potenziale pericolo presenti sono attribuibili ad una evoluzione che potrebbe essersi generata storicamente in moltissimi anni. In alternativa alla ipotesi di intervenire su tali punti e successivamente progettare una messa in sicurezza ragionevolmente tarata con la garanzia di regolari e seri monitoraggi ad oggi mai programmati, i tecnici PAT hanno sbrigativamente scelto una facile opzione progettuale di fondo valle di tali dimensioni che poteva essere giustificabile solo con ipotesi di pesanti e continui crolli attribuiti a tutto il fronte, quale una scarica contemporanea di massi con frequenza di eventi in tempi ravvicinati. La progettazione che ne è seguita è diventata invasiva e azzerante di buona parte dei terrazzamenti e di tutti i pendii ivi compresi che ovviamente sono tutti fra il monte e la valle, lasciando comunque in conclamato pericolo irrisolto per sempre, significative superfici instabili storicamente bonificate con intelligenza dall’uomo. Da moltissimi anni sono impiegate tecniche di arresto a monte, di eventuali massi che potrebbero distaccarsi, di cui le barriere paramassi o valli tomo od altro ai piedi delle pareti ne sono l’esempio.

L’attuale progetto, a nostro avviso presenta altre criticità, dal punto di vista progettuale ci sono discutibili input progettuali che se portati ai valori usuali ne minerebbero le verifiche di stabilità e l’altro elemento è l’assenza nei calcoli dell’evento sismico. Riguardo ciò abbiamo fatto richiesta scritta ai tecnici PAT di un chiarimento a cui non è stata data alcuna risposta.

Ora la chiediamo pubblicamente. A nostro avviso un evento sismico potrebbe innescare la possibilità di crolli verso valle per sisma ondulatori direzione nord/sud. Altro elemento che viene evidenziato dai tecnici PAT, in una loro precedente stesura della relazione geologica, avevano relazionato una modalità puntuale di demolizione del masso, pur con esplosivo, che non avrebbe lanciato a valle in modo incontrollato i detriti, proponendo anche barriere provvisorie sotto parete. Il mantenimento esplicitato di questa modalità avrebbe insanabilmente contraddetto le ipotesi della frana dalla demolizione con esplosivo ed avrebbe cambiato la simulazione in termini sostanziali, azzerando di fatto la necessità del vallo tomo/pattumiera posto a valle. Di ciò attendiamo pubbliche spiegazioni. Siamo quindi ancora una volta a chiedere che venga applicata la presunta somma urgenza alla sola stabilizzazione del masso con la procedura cautelativa prevista dalla nostra ipotesi e compatibile con le modalità contenute nella loro precedente relazione e ridiscutere il tutto con disponibilità progettuale ad ampio respiro. A detta di un autorevole tecnico provinciale per i calcoli e relativi dimensionamenti e stesura di un progetto esecutivo pare che basti una settimana. Ciò era stato inizialmente richiesto ai rappresentanti del comitato per prendere in considerazione le loro proposte.

2 pensieri riguardo “Comunicato Stampa 26 ottobre 2016

  • Ottobre 30, 2016 in 9:30 am
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    A quando la risposta a questa richiesta specifica? Grazie

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    • Ottobre 30, 2016 in 1:04 pm
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      Purtroppo non dipende da noi, siamo in attesa, ma per aiutarci potresti scrivere ai giornali i quali non hanno mai pubblicato il nostro comunicato.

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